lunedì 23 gennaio 2012

Produttori di un altro livello # 2



Il ''produttore di un altro livello'' ama presentarsi al suo pubblico cambiando continuamente identità. Dopo il magnifico Tomorrow uscito lo scorso anno a nome Wagon Christ - il progetto che più di ogni altro ha saputo dare a Luke Vibert una certa visibilità artistica - con Back In Time (Ninja Tune, 2012) il dj inglese rispolvera l'alias mantenuto più o meno intatto dal 1996, quando come Plug valicava i confini dell'elettronica pubblicando uno dei lavori più importanti e innovativi in quell'ambito, Drum 'n' Bass For Papa (Blue Angel): 19 traccie in cui, a dispetto del titolo, il drum'n'bass veniva riletto con estro anarchico e costituiva solo il punto di partenza dal quale iniziare a costruire elaboratissime sequenze musicali costantemente in evoluzione, con i breakbeat al servizio di quello che ormai possiamo benissimo considerare un genere a sè, ovvero il vibert-style. Il nuovo disco, si diceva; rimanda direttamente al vecchio capolavoro, mantenedo quasi intatte le strutture e le atmosfere che hanno reso così speciale Drum 'n' Bass For Papa. Non a caso sembra si tratti del recupero/restauro di vecchi nastri in dat precedentemente persi da Vibert nel suo affollatissimo studio in Cornovaglia. Titolo (Back In Time, appunto) e copertina non ne fanno mistero. Ma il ''produttore di un altro livello'' riesce sempre a realizzare lavori capaci di trattare l'attualità. Oltre tutto quella di Vibert è sempre stata una musica poco inquadrabile, un minestrone di giustapposizioni sempre al limite della sorpresa sonora. Un gioco continuo tra le diverse parti (siano esse jungle, funk, jazz, exotica, frammenti di musica da film noir, suggestioni etniche ) con soluzioni d'arrangiamento innovative e intelligenti, una terra da percorrere in tutta la sua estensione e da cui rivolgere lo sguardo ancora un po' più oltre.


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