giovedì 1 dicembre 2011

Addio maestro!


Quasi un'anno esatto dopo Mario Monicelli, se ne andato un'altro dei grandi (grandissimi!) maetri del nostro cinema, nonchè il più importante documentarista italiano di sempre. Forse ancora poco conosciuto rispetto ai  meriti effettivi e al peso specifico della sua arte nella cinematografia mondiale, Vittorio De Seta è scomparso lunedì sera all'età di 88 anni, lasciando un Paese completamente irriconoscibile da quello descritto nei suoi documentari. Certamente una perdita importante, come ha sottolineato un altro grande regista, Martin Scorsese, che ha voluto così ricordare l’artista: "Sono scioccato dalla sua morte, pensavo dovesse vivere per altri cinquant’anni. De Seta è uno dei più grandi e trascurati registi italiani, e il suo lavoro meriterebbe di essere molto più conosciuto di quanto non sia. Negli anni 60 lo conoscemmo attraverso il suo straordinario “Banditi ad Orgosolo”. Ma dopo, molti anni dopo, vedemmo i suoi documentari a colori che girò negli anni '50, poetiche cronache di vita nell'Italia del Sud (sotto un esempio), della Sardegna, della Sicilia. Chi vide queste immagini, prima note solo a pochi, ne rimase ammaliato. Sono registrazioni preziose di costumi e modi di vivere che vanno scomparendo''. Il Giardino, nel suo piccolo, aveva già tributato i ''mondi perduti'' e l'opera del regista, e non poteva dunque astenersi nel dare il suo umile e personale saluto al Maesto. Riposa in pace Vittorio!

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