giovedì 24 settembre 2009

20 anni di Warp


Nel 1949 il fisico tedesco Werner Meyer-Eppler pubblicò una tesi chiamata Musica elettronica e linguaggio sintetico attraverso la quale presentò qualcosa di veramente nuovo: comporre musica usando esclusivamente suoni prodotti attraverso segnali elettrici. Meyer-Eppler in questo modo aggiornò gli esperimenti di Pierre Schaeffer, scientifico francese che un anno prima aveva iniziato dal suo Estudio Experimental una vera rivoluzione nel campo delle registrazioni: Schaeffer prendeva suoni reali e li distorceva, giocando con loro fino ad ottenere quella che chiamò poi musica concreta. Schaeffer e Meyer-Eppler iniziarono così a concepire una forma distinta di ricomporre e articolare i suoni. 40 anni più tardi a Sheffild, città nel nord dell'Inghilterra con una storia legata all'industria dell'acciaio e luogo consacrato al suono elettronico fin dai giorni di Cabaret Voltaire e Human League, un tale Steve Beckett decise di fondare la Warp Records: la musica d'avanguardia si era allontanata troppo da quello che avevano immaginato quei mitici precursori e visionari dell'elettronica.

Aria di festa quindi in casa Warp, etichetta fondata nel 1989 dal già citato Beckett e dal socio Rob Mitchell con un idea chiara: collocarsi fin dall'inizio come trampolino di lancio del genere, ma anche scommettere fortemente su tutto quello che gira attorno alla musica: disegno, video, e una filosofia d'etichetta, un po' sul modello Motown/Fabric, dove il catalogo discografico (quasi) prevale sull'autore e l'artista è un (quasi) anonimo contribuente della buona riuscita e della crescita del concetto. La Warp dette alla musica elettronica un'immagine e una faccia. Prelevò molti dei suoni undergrond dei rave e, attraverso questi, creò un circuito nuovo, inesistente fino a quel momento. Tramite quella musica prese corpo quella che successivamente fu denominata elettronica intelligente.

''Iniziammo con un piccolo negozio a Sheffild specializzato in rock indipendente e dance. Presto ci rendemmo conto che eravamo parte di un piccolo movimento di musica elettronica e abbiamo voluto entrarci. L'house era appena esplosa e stava per spazzare via tutto'' ricorda Becket in una intervista. E mentre house, grunge e britpop conquistavano il mondo da Sheffild arrivavano segnali di suoni alieni. Ascoltare i primi dischi di Aphex Twin, LFO o Autechre fu come scoprire un nuovo mondo. Nessuono aveva udito qualcosa di simile prima di allora, quella musica non assomigliva a niente: era astratta, ma allo stesso tempo estremamente emozionale. Molti di quei dischi furono masterizzati partendo da suoni preregistrati e incollati, e mischiavano l'ambient di Brian Eno ai suoni dei Kraftwerk con una struttura e una base ritmica simile a quella della techno che proprio in quel momento iniziava a prendere piede dall'altra parte dell'oceano in un altra città prevalentemente industriale: Detroit.

Tuttavia non si può parlare di fenomeno effimero, ma di vera rivoluzione nel costume giovanile, come si è visto con l'andare del tempo. Il repertorio accumulato finora in casa Warp ne è testimonianza eloquente: materiale inciso da gente come i già citati Aphex Twin, LFO e Autechre ha già fatto la storia della musica elettronica. Accanto a questi nomi seminali sarebbe doveroso ricordare i breaks dei Nightmares On Wax, l'astrattismo digitale dei Plaid, l'esoterico drum'n'bass di Squarepusher, il ''lounge-funk'' del finlandese Jimi Tenor, il romanticismo al silicio dei Boards Of Canada e moltissimi altri progetti. La dance come pretesto per accedere a zone di frontiera, insomma. ''Cerchiamo di pubblicare musiche imprevedibili, che possano sorprendere il pubblico. Vorremmo essere come un amico fidato che consiglia buoni dischi'' dichiarò lo stesso Beckett. Se non un successo di massa senz'altro un fenomeno di culto.

La label andò poco a poco crescendo al punto che Beckett e Rob Mitchell riuscirono a trasformarla in un' icona dell'avanguardia elettronica e allo stesso tempo trovarono in tempo di fondare compagnie parallele. La Warp Films, per esempio riunì una serie di video-artisti come Chris Cunningham che attraverso un concetto di rottura e avanguardia fecero interagire musica e immagini in modo totalmente nuovo. Bleep.com, invece, nacque nel Gennaio del 2004 come negozio online dell'etichetta ed è una delle poche webs di questo tipo a non includere, fin dalla sua nascita, la DRM (Digital Rights Management) tra i suoi archivi. Nel 2006 superò il milione di utenti/clienti e proprio quest'anno ha ottenuto il premio come miglior negozio musicale digitale in Gran Bretagna. 

In un catalogo di più di 100 dischi pubblicati in 20 anni Beckett si sbilancia individuandone alcuni che considera opere chiave nella storia della sua etichetta: '' i primi dischi di LFO e Autechre e un album che si chiama Artificial Intelligence, che fu fondamentale perchè ci permise di entrare in contatto con gente che stava producendo musica elettronica astratta, per esempio Aphex Twin, che ci permisero di gettare le basi di quello che sarebbe stata la Warp negli anni a venire''. Se recenti ingaggi di Battle, Maximo Park o Grizzly Bear stanno ampliando le frontiere musicali e aumentando il numero dei fruitori della label, non sono pochi quelli che vedono in questi gruppi di chitarre un possibile lento allontanamento dall'elettronica underground che invece è sempre stata il marchio di fabbrica riconoscibile dell'etichetta di Sheffild.

Per celebrare le due decadi di vita sono stati programmati parecchi eventi nell'arco di tutto l'anno e un box-set (che uscirà il prossimo 5 Ottobre) che raccoglie la crema della storia dell'etichetta: i 20 brani definitivi del catalogo Warp. L'album include 10 incisioni votate dai fans attraverso Internet e altre 10 scelte dallo stesso Beckett. Aphex Twin e la sua Windowlicker aprono una lista di brani di artisti come Autechre, Seefel, Plaid, Boards Of Canada... Il box-set dell'anniversario iclude inoltre un doppio cd di cover di temi della label e un vinile con materiale inedito, e oltre a questo un libro con le copertine di tutti i dischi pubblicati dalla compagnia. Nessun artista prevale rispetto ad un'altro; all'interno della Warp non c'è spazio per i grandi ego come lo stesso Beckett confermò: ''Cerco di mantenere un equilibrio tra il concetto dell'etichetta in sè e quello degli artisti coinvolti. Alcuni come Aphex Twin o i Grizzly Bear sono andati un po' oltre e molta gente li conosce indipendentemente e a prescindere dalla casa discografica, tuttavia aiutamo molti altri a stabilirsi''.

Se la Warp ha segnato un cammino e ha fatto scuola nel campo dell'elettronica, la sua influenza è andata ben oltre fino ad arrivare ad artisti mainstream-rock: dischi come Kid A o Amnesiac dei Radiohead sarebbero stati impensabili senza gli artisti come Plaid, Aphex Twin o Boards of Canada, per esempio, veri pionieri di un suono che ha avuto eco tanto nel pop indipendente quanto nel nuovo rock progressivo. Nessuno sà esattamente cosa potrà succedere negli anni a venire anche se Beckett ci offre, dall'alto della sua grande esperienza, un panorama incoraggiante: ''Quando credi di aver già sentito tutto all'improvviso appare qualcuno con qualcosa di realmente nuovo; l'elettronica è sempre in continua evoluzione''. http://www.warp.net/

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