giovedì 18 dicembre 2008

Videoclip Playlist 2008 - Bowerbirds: Our Talons

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Ho appena avuto la possibilità di vedere questo meraviglioso videoclip animato in stop motion che accompagna il singolo In Our Talons della folk band americana Bowerbirds, tratto dall’album Hymn for a Dark Horse (che per il sottoscritto è anche uno dei migliori dischi del 2007). Inutile dire che questo videoclip entra di diritto tra i migliori di quest'anno (se non lo trovate nelle playlist dei best 2008 è solo perchè ho terminato di compilare le liste delle classifiche prima di prenderne visione). Il video, prodotto da Circle, è opera di Alan Poon ed ha richiesto una mole di lavoro spaventosa per essere completato. Vi basti pensare che è stato necessario, ad esempio, incollare a mano 300 piume sulla struttura della cornacchia, prima di poterla animare, un lavoro che ha impiegato più di un mese.





Directed by Alan Poon

lunedì 15 dicembre 2008

Playlists 2008

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Eccoci giunti al solito giochino di fine anno: stilare la famosa lista dei best of.... Bah, devo ammettere che la cosa mi diverte e mi stimola anche, nonostante quasi sempre, a distanza di tempo, non mi ci sia più ritrovato completamente in queste scelte. Ma chi se ne frega? Vi risparmio le solite stupide pappardelle sulla soggettività e sui condizionamenti dettati dal tempo e dagli umori. C'è però una cosa di cui vado abbastanza fiero e che accomuna sempre le mie classifiche: la trasvesalità negli ascolti rispetto a tutti i generi musicali.
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I miei scaffali
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Dischi
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Qui in basso vi propongo le scelte di quest'anno. Le scalette non seguono nessun principio particolare. Semplicemente i dischi sono presentati in ordine alfabetico. Per non dilungarmi troppo ho selezzionato in particolare dieci lavori a cui ho fatto seguire una lista supplementare di altri dieci runners. Per quanto riguarda la lista principale, cliccando sopra i nomi dei gruppi o degli artisti di riferimento, avrete la possibilità di entrare direttamente in un altra pagina di questo Blog dove viene dedicata una scheda al disco, oltre alla possibilità di ascoltare la musica e di entrare nei link degli artisti.
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Top Ten Music 2008

-D'Argen D'Amico: Di Vizi Di Forma Virtù (Lcd Talking Cat)
-Toumani Diabate: The Mandé Variations (World Circuit)
-Hot Chip: Made In The Dark (Emi)
-The Last Shadow Puppets: The Age of Understatement (Domino)
-Le Luci Della Centrale Elettrica: Canzoni... (La Tempesta)
-The Ruby Suns: Sea Lion (Memphis Industries)
-Sebastian Tellier: Sexuality (Record Makers)
-Nacho Vegas & Xel Pereda: Lucas 15
-Wovenhand: Ten Stones (Sound Familyre)


Runners Top Ten Music 2008

-Fennesz: Black Sea (Touch) [Official Web] ; [MySpace]
-David Grubbs: An Optimist Notes the Dusk (Drag City)
-Larkin Grimm: Parplar (Young God) [Official Web] ; [MySpace]
-Melingo: Maldito Tango (Mana-Nave)
-Man Man: Rabbit Habits (Anti) [Official Web] ; [MySpace]
-Mus: La Vida (Green Ufos)
-Nach: Un Dia En Suburbia
-Aa.Vv.: Nigeria Disco Funk Speial (Soundway)
-Aa.Vv.: Calypsosoul 70, Caribbean Soul ...1969-78 (Strut)

Videoclip
Ho ripetuto lo stesso giochino con i videoclip che, come nel caso dei dischi, ho diviso in due blocchi. Le pagine di riferimento, in questo caso, sono un po' più scarne. Nessun commento, solo vengono riportati i nomi degli autori della musica e dei registi dei videoclip oltre, naturalmente, alla possibilità di vederli.
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Top Ten Videoclip 2008
-Animal Collective: Peacebone
-Austin Tv: Shiva
-Beat Dis: Just Like
-Dionysos ft. Olivia Ruiz: Tais-Toi Mon Coer
-Fleet Foxes: White Winter Hymnal
-Gnarls Barkley: Who gonna Save My Soul
-Grinderman: Grinderman
-Justice vs. Simian: We Are Your Friends
-Los Campesinos: You! Me! Dancing!
-PNFA & Japanese Seizure Robots: Crushed by Velvet


Runners Top Ten Videoclip 2008
-The BPA ft. David Byrne & Dizzee Rascal: Toe Jam (vedi su You Tube)
-Bugo: Nel Giro Giusto (vedi su You Tube)
-Casiotone For The Painfully Alone: White Corolla (vedi su You Tube)
-Foals: Balloons (vedi su You Tube)
-Gnarls Barkley: Mistery Man (vedi su You Tube)
-Hot Chip: Over And Over (vedi su You Tube)
-Hot Chip: Ready For The Floor (vedi su You Tube)
-My Brightest Diamond: Inside Boy (vedi su You Tube)
-Portishead: The Rip (vedi su You Tube)
-The Raveonettes: Black & White  (vedi su You Tube)

Playlist 2008 - Bon Iver: For Emma, Forever Ago (4AD)

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L'esordio di Justin Vernon col moniker di Bon Iver è stato realizzato dal suo autore in uno stato di completo isolamento. Quando la sua vecchia band, i Deyarmond Edison, si è sciolta, Vernon se n'è tornato a casa nel Wisconsin, si è richiuso in un rifugio di montagna per quattro mesi e là, sepolto dalla neve, ha scritto e registrato quasi tutti i brani che avrebbero poi fatto parte di questo For Emma, Forever Ago.
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"Oltre che occuparmi della musica ho fatto il necessario per sopravvivere: tagliare la legna per poi gettarla nel fuoco, costruire strutture, cucinare dei bastoncini di carne di cervo congelata...". Sono tutte canzoni realizzate con assoluta semplicità, un disco pensoso e suggestivo, l'opera di un uomo rimasto solo con i suoi ricordi e una chitarra. For Emma..., tuttavia, non è un progetto totalmente ascetico visto che in alcune canzoni come Fluke e la stessa For Emma che dà il titolo al disco, partecipano anche altri musicisti. Ma la loro occasionale compagnia non rompe la solitudine di Bon Iver, piuttosto la rafforza, come si trattasse solo dei suoi amici immaginari. La voce dell' autore è talvolta così estatica da ricordare un coro gregoriano e l'effetto finale decisamente straniante ma allo stesso tempo convincente. Semplicemente affascinante.
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ascolta: Flume

Playlist 2008 - Dargen D'Amico: Di vizi di forma virtù (Lcd Talking Cat)

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Eoliano trapiantato a Milano, Jacopo D'Amico in arte Dargen D'Amico sfodera questa bomba di disco dopo l'esordio Musica senza musicisti di due anni fa. Fosse uscito in America un lavoro così avrebbe sicuramente scatenato qualcosa di importante perchè, a modo suo, è un disco che cambia le regole assemblando in maniera molto originale dialettica Rap e ipnotici boom elettronici. L' Universo di Dargen è un gioco di chiaro-scuri, a tratti colorato e accessibile, a tratti veramente inquietante, sperimentale e avanguardista. Un concept che si snoda in due cd (o vinili) e che cresce con gli ascolti nonostante al principio possa risultare ostico e spigoloso. Convulso e teatrale, Di vizi di forma virtù osa molto e, piaccia o meno, porta a un altro livello la musica italiana. E meno male.
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Download
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ascolta: Corallo e vespe
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Playlist 2008 - Toumani Diabaté: Mandé Variations (World Circuit)

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Toumani Diabaté è indiscutibilmente uno dei migliori musicisti del continente africano, per molti adirittura il migliore. Sono passati più di vent'anni dal suo primo disco solista, quel ''Kaira'' che tanto ha aiutato il suono della Kora (questo affascinante strumento musicale della tradizione maliana ) ad uscire allo scoperto ed affermarsi non solo ell'ambito delle musiche tradizionali. Da lì, infatti, Diabaté non si è più fermato inanellando varie e fruttuose esperienze anche con artisti di estrazione molto diversa dalla sua, che però hanno contribuito ad arricchire la vastità e il virtuosismo del suo repertorio. Con ''Mandé Variations'' Diabatè riparte da lì, ma compie il miracolo, segnando un limite ben preciso non soltanto per la kora, ma per la musica africana in generale. Infatti, come ''Kaira'', anche ''Mandé Variations'' è un disco in solo, ma la forza di quest'ultimo stà soprattutto nel fatto che Diabatè riesce con due sole mani (e nello stesso tempo) a dettare la linea ritmica, a esporre la melodia e a improvvisare. Certo un disco virtuoso, ma senza che lo si possa definire virtuosistico, nel senso che il buon Diabaté riesce a raggiungere, con estrema rilassatezza e con quel distacco muscolare che è tipico dei grandi artisti, soluzioni tecnicamente difficilissime, ma mai fredde. Probabilmente anche per questo ''Mandé Variations'' sarà ricordato come uno dei capolavori dell'ultimo decennio.


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Playlist 2008 - Hot Chip: Made In The Dark (Emi)



Come nel precedente The Warning, anche in questo nuovo album gli Hot Chip sono riusciti a mettere insieme con maestria pop e musica dance, elettronica e soul, musica commerciale e avanguardia, facendo sembrare tutto molto naturale e omogeneo. Made in the dark segnala però un ulteriore affinamento della formula usata dalla band londinese. Non servono molte altre parole. Uno dei grandi dischi del 2008. (vedi anche tra i top videoclip dell'anno in questo blog)




Playlist 2008 - The Last Shadow Puppets: The Age of the understatement (Domino)

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Alex Turner ha già un impiego a tempo pieno che non sembra intenzionato ad abbandonare: è il frontman degli Arctic Monkeys. Se però dovesse decidere di lasciare il gruppo per qualche motivo, potrebbe dedicare il suo impegno a tempo pieno ai Last Shadow Puppets, il progetto nato dalla collaborazione con Miles Kane, leader di un'altra giovane band inglese in grande ascesa, i Rascals. Personalmente me lo auguro, visto che non ho mai nutrito grandi entusiasmi per il rock urbano e poppeggiante degli Artic, mentre (inaspettatamente e contro ogni più rosea previsione al punto di essere arrivato all'ascolto di questo cd quasi casualmente) dire solo che The age of understatement si sia rivelata una piacevole sorpresa è riduttivo per un disco così ben fatto.
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A scanso di equivoci sarebbe meglio sottolineare subito che il disco non rappresenta nulla di veramente nuovo, ma la qualità dei brani è veramente molto alta e fà la differenza. E' innegabile che il giovane Turner sappia come si costruisce una buona canzone. A tratti il disco può sembrare un operazione nostalgica che attinge con classe e sensibilità musicale soprattutto dagli anni Sessanta (Burt Bacharach...) passando attraverso Scott Walker, Lee Hazelwood fino ad arrivare a sfiorare adirittura orchestrazioni da colonna sonora alla John Barry o alla Ennio Morricone. Tutto con il giusto piglio pop e con ritmi sufficentemente spediti e ''swinganti''. E nonostante la presenza di un'orchestra di 22 elementi il gruppo non cade mai nel kitch. Era veramente da moltissimo tempo che non ascoltavo un disco di brit-pop di una qualità tale anche se però, a pensarci meglio, chiamarlo brit-pop potrebbe sembrare riduttivo e ingeneroso. Bellissimo!
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ascolta: My mistakes were made for you
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Playlist 2008 - Le Luci Della Centrale Elettrica: Canzoni da spiaggia deturpata (La Tempesta)

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'Voglio bene ai cavalcavia, agli edifici delle case popolari, alle luci delle fabbriche, ai fiumi prosciugati, ai parcheggi dei supermercati di notte. Sono i nostri posti''
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Si chiama Vasco Brondi e ha 24 anni. Col moniker di Le Luci Della Centrale Elettrica ha firmato un disco d'esordio come se ne sentono pochi. E' uno scrittore di talento puro. Il givane ferrarese trapiantato da poco a Milano dipinge in Canzoni da spiaggia deturpata (collaudato dalle chitarre dall'ottimo Giorgio Canali) un disco cupo, notturno, artificiale, malsano quanto basta, fatto dell'essenza di quelle ore in cui restano accesi solo i distributori automatici di sigarette. Si tratta di un indie-rock cantautorale forse musicalmente un po' acerbo (''nel frattempo dovrei imparare a suonare la chitarra''), ma istintivo, genuino, autentico e, sopprattutto, supportato da testi stratosferici. Al contrario della musica che butto giù urgentemente, di fretta e furia, sui testi c'è un lavoro di falegnameria abbastanza massacrante e di cui non mi accontento mai. Alcune frasi vengono fuori già pronte con il loro ritmo, le cadenze giuste e i significati che voglio, altre vanno martellate e rielaborate. Sono molto legato a diverse di esse. Adesso mi viene in mente quando ho scritto "aggrappati agli aerei dirottati, i nostri migliori anni telecomandati..." e non riesco neanche a spiegarla più di quanto non si spieghi da sola. Aggiungo io "siamo l'esercito del SERT...", '"gli addetti alla fabbricazione del buon umore sono in cassa integrazione..." ''un po' di carta stagnola per addobbare a festa questa stanza di merda..." (con chiaro riferimento alla droga) "vedi le istruzioni per abbracciarsi..." e ancora "non capisci ancora gli icubi dei pesci rossi..." ecc ecc. Nel disco ci sono molti riferimenti a disastri ambientali: partendo dalla protezione degli "alberi asmatici" ed "alberi stempiati", tra gatti con l'Aids e lamiere che si storcono. Ho letto che stiamo chiudendo il ciclo alimentare cominciando a mangiarci i nostri stessi rifiuti attraverso i pesci.
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Una menzione speciale anche per quanto riguarda la scelta della copertina: Sono da un bel po' un accanito lettore di Gipi, molte cose che ho scritto, molte atmosfere le ho proprio rubate dai suoi disegni e dalle sue parole. L'ho visto a Ferrara per la settimana organizzata da Internazionale e gli ho dato il mio demo (bellissimo), poi non si è fatto più sentire. Allora con l'aiuto di Davide Toffolo abbiamo trovato il suo indirizzo -adesso vive molto in Francia- e ho continuato a molestarlo, gli ho scritto ancora allegandogli il master del disco. Eravamo molto in ritardo sulla stampa, avevo già pronta un'altra copertina, invece dopo neanche due giorni ci ha mandato questo acquerello di una periferia, una tangenziale, delle finestre accese, che si vede per intero quando il libretto del disco viene aperto, un sogno per me. Poi avrei anche voluto far uscire il disco assieme ad un libro con tutto il blog riportato (qui) che da sempre è stato parte integrante alle canzoni... Resta da chiedersi: "che cosa racconteremo di questi cazzo di anni zero?"
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ascolta: La gigantesca scritta COOP

Le Luci della Centrale Elettrica (Blog)

Le Luci della Centrale Elettrica (MySpace)

Playlist 2008 - The Ruby Suns: Sea Lion (Memphis Industries)

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Questo disco è una delle cose più piacevolmente creative degli ultimi tempi. Ne sono autori i Ruby Suns, un trio proveniente dalla Nuova Zelanda che con Sea Lion ritorna a una nuova prova discografica dopo l'eccellente esordio di tre anni fa. Si tratta di un pop (?) molto stravagante e leggermente psichedelico che può ricordare in alcuni accenti (anche se sarebbe riduttivo e ingeneroso considerarli dei cloni) gruppi come Mercury Rev, Animal Collective e Polyphonic Spree o il Kevin Ayers dei tempi d'oro. Dentro le tracce di Sea Lion melodia e esotismi si mescolano a rarefazzioni rumorose e a leggeri tribalismi. Molto importanti sono le armonie vocali e le sovrapposizioni sonore (esemplari da questo punto di vista le collisioni tra vocalità maori e echi mariachi nel cortocircuito psichedelico di un brano come Oh Mojave). Meravigliosamente pazzi!
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Ruby Suns (MySpace)
Ruby Suns (Lil'Chief RecordsPage)
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Playlist 2008 - Sebastien Tellier: Sexuality (Record Makers)




''Il passato ci coglie impreparati perchè arriva dal futuro''. In qusta frase stà buona parte della musica di Sebastian Tellier, che con Sexuality pubblica un disco ambizioso sin dal titolo, e allo stesso tempo programmaticamente pop. Un terzo album che è stato interamente prodotto da una metà dei Daft Punk, quel Manuel De Homem-Christo già nei Knight Club (con Eric Chedevill), progetto parallelo all'insegna di un uso dell'elettronica umoralmente pop-soul e marchio di fabbrica di molta della nuova elettronica francese.
 


E così anche Sexuality si pregna di questi umori svelando uno dei più deliziosi giochi sul pop intercettati di recente, ma allo stesso tempo rappresenta un incrocio di inquietudini. E', nelle intenzioni riuscite del suo autore, opera concettuale. Tellier parla di "amore come chiave per accedere alla sessualità", evoca il paradiso, cita Kubrick, dichiara le sue influenze italiche e teutoniche, guarda inevitabilmente al suo grande guru e connazzionale Serge Gainsbourg. Un lavoro che porta a collidere in modo sublime "tessuti sintetici" anni Ottanta, primaverili suggestioni Sessanta, cosmosi Settanta e epica Novanta. Sarò banale: il disco più sexy dell'anno.


Playlist 2008 - Nacho Vegas & Xel Pereda: Lucas 15


Nacho Vegas

Girare con un taccuino infilato nella tasca è cosa buona. Prima o poi ti capita l'incontro giusto, il consiglio utile... Durante i miei ''soggiorni'' spagnoli ho avuto spesso questo tipo di opportunità. Annotare è diventato un hobby e uno spasso. Nel mio Moleskine è entrato di tutto: indirizzi, ricette, itinerari turistici, musica, film.... Un giorno aprofittai chiedendo a un amico iberico se per caso avesse per me qualche consiglio musicalmente interessante e stimolante e la sua risposta fù così decisa e tempestiva che non poteva che persuadermi a ternerla in considerazione. "Me encanta Nacho Vegas!" rispose con convinzione, e mentre lo diceva già annotava tutto nel mio taccuino con la penna che lestamente aveva sottratto dalle mie mani. Che poi quel consiglio dovesse uscire dalla sua bocca è abbastanza logico visto che i due oltre al nome (Nacho) condividono la stessa terra d'appartenenza (Asturia).


 

Ignacio González Vegas, più conosciuto come Nacho Vegas è nato a Gijón nel 1974 ed è un cantautore che stilisticamente oscilla tra la musica folk, il pop e il rock. Poco conosciuto anche in madre-patria, praticamente quasi sconosciuto in Italia (non ricordo di aver letto qualcosa su di lui da queste parti), è stato tra i più importanti "agitatori" e protagonisti dell' ondata indie-rock spagnola dei primi anni Novanta con gruppi come Eliminator Jr e successivamente Manta Ray. Se proprio non sapete da dove iniziare fatelo dalla fine. Il suo ultimo disco, uscito con il titolo di Lucas 15 (che è poi anche il vero nome del progetto) e che condivide con il chitarrista Xel Pereda, è a mio modo di vedere un gioiello. Di cosa si tratta ce lo spiega lo stesso Vegas: "L'idea era quella di frugare nel repertorio tradizionale asturiano, così vasto e allo stesso tempo così ignorato da gran parte della stessa comunità pop e rock asturiana, reinventarlo e attualizzarlo facendone un disco. Se il folk anglosassone è una delle principali influenze di rock e pop fin dai suoi albori, allora perchè il folk asturiano non potrebbe essere un punto di partenza eccellente per noi?

 
Cercando di dare una risposta a questa domanda Nacho Vegas e Xel Pereda hanno lavorato alcuni mesi selezzionando una dozzina di canzoni tradizionali asturiane, partendo da un corpus iniziale di più di 60 temi scelti dal repertorio di gruppi folk della regione e da cataloghi etnografici, per poi adattarli successivamente al canovaccio della canzone rock. Questi temi sono stati registrati con l'aiuto di una superbanda asturiana (e quindi da musicisti emotivalmente molto coinvolti nell'operazione) e in alcuni casi con la collaborazzione speciale del Coro de voces de Cimadevilla (di cui fà parte anche il nonno dello stesso Pereda).


Mi hanno detto che l'Asturia è molto piovosa, ma altrettanto affascinante, e che la natura gioca un ruolo molto importante per gli abitanti di quelle terre. Il disco, che in qualche modo trasmette questi umori, è bellissimo, e una vena di tristezza pervade tutte le canzoni ed è resa ancora più esplicita dai testi. Per il sottoscritto Lucas 15 rappresenta senza dubbio per la miglior sorpresa del 2008. ASCOLTA - Info: (La Fonoteca)

Playlist 2008 - Wovenhand: Ten Stones (Sound Familyre)

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Struggente. E' questo il primo aggettivo che viene alla mente ascoltando il quarto disco del progetto Wovenhand del frontman dei 16 Horsepower, David Eugene Edwards. Di certo a pesare su un tale giudizio è la voce profonda e avvolgente del leader, un misto tra Nick Cave e Peter Murphy, ma armonie e arrangiamenti contribuiscono non poco. Rock-blues sprezzante, malato, che prende le radici dal basso, dalla terra, da posti abbandonati da Dio e dagli uomini, di quelli descritti dai fratelli Coen in più di un loro film, luoghi senza speranza e senza ritorno. Ten Stones, negli umori, rappresenta quest'anno quello che è stato Grinderman nel 2007. Un prodotto di altissima qualità, undici pezzi da ascoltare e riascoltare, tra cui una notevolissima cover di Quiet Nights of Quiet Stars (potete ascoltarla qui sotto), versione in inglese di Corcovado di Jobin.
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Playlist 2008 - El Columpio Asesino: La gallina (Astro Disco)




Il tocco personale di El Columpio Asesino ha portato il gruppo ad essere tra le realtà musicali più originali e influenti nel panorama della scena indipendente spagnola: assieme agli Astrud sono stati tra i gruppi che a metà degli anni Novanta diedero inizio a una nuova forma di intendere la musica nel loro paese. Da sempre propongono una ricetta fatta di un uso equilibrato e soppesato di chitarre ed elettronica. Se poi a questo aggiungiamo atmosfere dense, un pizzico di follia, dadaismo estetico e astrattismi vari, il gioco è fatto. I fratelli Arizaleta, figli di questa personale maniera di intendere il rock, non abbandonano questa visione della vita e della loro musica neppure nel nuovo La Gallina, (terzo lavoro per loro), e anzi tornano a dimostrarlo a partire dalla copertina: rumore e melodie in qualche caso impreziosite anche dalla splendida voce della cantante Cristina Martinez. De puta madre, gente! El Columpio Asesino (My Space) Download: qui oppure qui

Playlist 2008 - Christian Fennesz: Black Sea (Touch)




Recensioni: qui e qui; Download disco: qui



Playlist 2008 - Mus: La Vida (Green Ufos)


Originari di Gijón (Asturia), giunti ormai con questo La Vida al loro quarto lavoro, i Mus sono una delle punte di diamante della musica spagnola della cosidetta post-movida: malinconica, leziosa e gradevole, sempre susurrata. Gli ingredienti sono quelli tipici: una voce femminile (la bravissima Monica Vaca) in punta di respiro, atmosfere delicatamente folk, melodie suggestive, dolci arpeggi, tastierine vintage, estatiche movenze. Potrebbero in qualche modo richiamare alla memoria gruppi storici dell'indie spagnolo come Manta Ray (di cui faceva parte anche il bravissimo Nacho Vegas) o La Buena Vida, ma quì l'ambientazione è più "folk" e il cantato asturiano conferisce all'insieme una sensazione di mistero ed esotismo. Disco delizioso, intelligente e ispirato. (Il disco in realtà è uscito nel 2007)



Su You Tube ho scovato questo delicato accostamento che associa a un vecchio corto di Truffaut (Les Mistons, del 1957) un brano del disco di cui si stà parlando (Como una sabana al vientu). Ignoro chi possa essere l'autore di questo montaggio musicale, ma sicuramente deve trattarsi di un'anima sensibile.

Playlist 2008 - Melingo: Maldito Tango

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Playlist 2008 - Nigeria Disco Funk Special (Soundway)


Playlist 2008 - Calypsoul 70: Caribbean Soul 1969-1979 (Strut)

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Calypsoul 70 volge il suo sguardo a quel magnifico crossover di stili quali calypso, reggae, latin, afro e soul che emerse (spesso da piccoli studi e etichette) durante gli anni Settanta dalle isole caraibiche. La Strut Record ci accompagna, nella persona di Duncan Brooker che ha selezzionato tutti i brani, in un viaggio non-stop attraverso i tesori nascosti dell'epoca. Il libretto del cd contiene note estese ed interviste agli artisti curate dallo storico musicale Francis Gooding, oltre a rare foto e riproduzioni delle copertine di album e singoli.
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Videoclip Playlist 2008 - Pnfa & Japanese Seizure Robots: Crushed by velvet

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Directed by Kerstin Hinkel

Videoclip Playlist 2008 - Los Campesinos: You! Me! Dancing!

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Directed by Monkmus

Videoclip Playlist 2008 - Justice vs Simian: We are your friends

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Directed by Tom Kuntz

Videoclip Playlist 2008 - Grinderman: Grinderman

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Tutti gli incorporamenti in rete di questo splendido video sono stati disattivati. Se volete vederlo non potete più farlo attraverso questo spazio, ma entrando direttamente nell' Official promotional video for 'Grinderman' di Mute Channel per You Tube (QUI). Per il sottoscritto trattasi di uno dei video più belli degli ultimi tempi, e di uno dei dischi più memorabili degli ultimi dieci anni. Tanto per... Ciao.
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Directed by John Hillcoat
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Post scriptum ..... piccola correzione, alla fine l'ho trovato .... volendo c'è anche questo, giusto per capire quanto animali sono.
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Videoclip Playlist 2008 - Gnarls Barkley: Who gonna save my soul

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Directed by Chris Milk